Transmetuar më 04-09-2011, 07:23
Inchiesta: incidente nell’impianto comunale di Villa Verucchio Rimini, 4 settembre 2011 - Sta lottando da quasi tre mesi, e solo ora comincia a muovere le mani. Quanto a tornare a camminare, nessuno lo sa. Sono ancora molto gravi, le condizioni del giovane operaio albanese, rimasto ferito dopo un tuffo nella piscina comunale di Villa Verucchio. Qualche giorno fa, il suo difensore, l’avvocato Giuliano Renzi, ha presentato una denuncia in Procura per lesioni personali colpose, nei confronti dei gestori della struttura dove, sostiene il legale, non erano segnalati i livelli di profondità. L’avvocato Renzi chiede inoltre il sequestro preventivo dell’impianto, teatro del terribile incidente. Il tuffo che ha cambiato la vita al 22enne carpentiere, residente a Villa Verucchio, è avvenuto il 19 giugno scorso, nell’impianto comunale del paese. Quella domenica, il ragazzo era andato a rinfrescarsi in piscina insieme ad alcuni amici e secondo il suo avvocato era la prima volta che ci metteva piede. Ridevano e scherzavano insieme, poi lui si era buttato in acqua. Un tuffo di testa, ed era stato proprio uno degli amici, poco distante da lui, che aveva sentito quel rumore terribile. Un tonfo sordo fortissimo, la sua testa che sbatteva sul fondo della vasca. Aveva guardato l’acqua e quando aveva visto che l’amico non saliva, si era gettato subito per andarlo a prendere. Quando l’aveva issato sul bordo della piscina, il giovane era mezzo tramortito, ma riusciva comunque a parlare, e si lamentava di non riuscire a muovere le gambe. L’avevano steso a terra con tutte le cautele e allertato il 118, sperando che si trattasse solo della reazione al colpo. L’ambulanza era arrivata dopo pochi minuti, ma gli operatori del 118, dopo avere valutato la situazione e intuito che la situazione poteva essere drammatica, avevano allertato subito l’elisoccorso per trasportare il ferito all’ospedale Bufalini di Cesena. Il giovane è rimasto in coma per giorni, poi è cominciata la lenta riabilitazione. All’inizio non riusciva nemmeno a muovere le mani, ma sta gradatamente migliorando. Ha ripreso l’uso degli arti superiori, quanto alle gambe, nessuno sa ancora dare una risposta certa. Ora è nel centro di riabilitazione di Montecatone, dove sta lottando nella speranza di riuscire a camminare di nuovo. Nel frattempo però l’avvocato Renzi ha presentato una denuncia, sostenendo che la piscina comunale ha due livelli, da una parte è alta due metri, mentre l’altra è a portata di bambino. Molto più bassa dunque, ed è da lì che si è tuffato il giovane albanese, battendo per questo la testa sul fondo. Livelli, scrive nella denuncia, che non sono segnalati.  

Inchiesta: incidente nell’impianto comunale di Villa Verucchio

Rimini, 4 settembre 2011 – Sta lottando da quasi tre mesi, e solo ora comincia a muovere le mani. Quanto a tornare a camminare, nessuno lo sa. Sono ancora molto gravi, le condizioni del giovane operaio albanese, rimasto ferito dopo un tuffo nella piscina comunale di Villa Verucchio.

Qualche giorno fa, il suo difensore, l’avvocato Giuliano Renzi, ha presentato una denuncia in Procura per lesioni personali colpose, nei confronti dei gestori della struttura dove, sostiene il legale, non erano segnalati i livelli di profondità. L’avvocato Renzi chiede inoltre il sequestro preventivo dell’impianto, teatro del terribile incidente.

Il tuffo che ha cambiato la vita al 22enne carpentiere, residente a Villa Verucchio, è avvenuto il 19 giugno scorso, nell’impianto comunale del paese.

Quella domenica, il ragazzo era andato a rinfrescarsi in piscina insieme ad alcuni amici e secondo il suo avvocato era la prima volta che ci metteva piede. Ridevano e scherzavano insieme, poi lui si era buttato in acqua. Un tuffo di testa, ed era stato proprio uno degli amici, poco distante da lui, che aveva sentito quel rumore terribile.

Un tonfo sordo fortissimo, la sua testa che sbatteva sul fondo della vasca. Aveva guardato l’acqua e quando aveva visto che l’amico non saliva, si era gettato subito per andarlo a prendere.

Quando l’aveva issato sul bordo della piscina, il giovane era mezzo tramortito, ma riusciva comunque a parlare, e si lamentava di non riuscire a muovere le gambe. L’avevano steso a terra con tutte le cautele e allertato il 118, sperando che si trattasse solo della reazione al colpo.

L’ambulanza era arrivata dopo pochi minuti, ma gli operatori del 118, dopo avere valutato la situazione e intuito che la situazione poteva essere drammatica, avevano allertato subito l’elisoccorso per trasportare il ferito all’ospedale Bufalini di Cesena. Il giovane è rimasto in coma per giorni, poi è cominciata la lenta riabilitazione.

All’inizio non riusciva nemmeno a muovere le mani, ma sta gradatamente migliorando. Ha ripreso l’uso degli arti superiori, quanto alle gambe, nessuno sa ancora dare una risposta certa.

Ora è nel centro di riabilitazione di Montecatone, dove sta lottando nella speranza di riuscire a camminare di nuovo.

Nel frattempo però l’avvocato Renzi ha presentato una denuncia, sostenendo che la piscina comunale ha due livelli, da una parte è alta due metri, mentre l’altra è a portata di bambino.

Molto più bassa dunque, ed è da lì che si è tuffato il giovane albanese, battendo per questo la testa sul fondo. Livelli, scrive nella denuncia, che non sono segnalati.

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